Napoli Milionaria
una commedia di Eduardo De Filippo adattata e messa in scena da Antonio Fabbri
Rappresentazione al
Residence Palace
in Giugno 1999
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TramaNapoli 1942. È la fine del secondo anno di guerra. La vita di una famiglia in un "basso" della città. Gennaro non può più esercitare il suo mestiere di tranviere a causa della guerra. Sua moglie Amalia manda avanti la famiglia facendo mercato nero e servendo caffè a vicini e conoscenti. Gennaro, fondamentalmente onesto, non vorrebbe che si facesse questo commercio in casa sua, ma si rassegna. Scompare poi per 14 mesi e viene creduto morto da tutti. Durante la sua assenza il commercio della moglie va a gonfie vele, anche perché la donna è aiutata e consigliata da Enrico Settebellezze, contrabbandiere, che le fornisce la merce. Tra i due nasce una simpatia che sta per diventare altro ..., ma torna Gennaro. È stato fatto prigioniero ed ha sofferto molto. Tornando crede di trovare la famiglia sistemata, ma in maniera onesta, invece si accorge dello sfacelo che la guerra ha provocato. Sua moglie diventata dura e cinica, ha pensato più a far soldi che a sorvegliare i figli, ed è a un passo dall'adulterio. Suo figlio Amedeo si è messo in certi affari loschi con l'amico Peppe o’Cricco e sta diventando un ladro. Sua figlia Maria Rosaria ha preso una brutta strada, dopo lo sbarco americano, sia per l'influenza di cattive compagnie, sia per uno spirito di rivolta verso la madre che lei crede adultera. La figlia più piccola, Rituccia, viene colpita da una grave malattia e solo un nuovo farmaco potrà salvarla. Sarà proprio il ritorno di Gennaro e l'angoscia per il pericolo che corre la bimba a spingere tutta la famiglia ad una presa di coscienza.
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