La Patente - Le Finestre - L'Uomo nudo e l'Uomo in Frak
un spettacolo Collettivo dell'ATIE in tre parti :
Rappresentazione al
Centre Joli Bois
nel Novembre 1987
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La PATENTE di Luigi PIRANDELLO. Messa in scena da Irène Chalkia
Trama« ...Rosario Chiarchiaro s'è combinata una faccia da jettatore che è una meraviglia a vedere. S'è lasciato crescere su le cave gote gialle una barbaccia ispida e cespugliuta; s'è insellato sul naso un pajo di grossi occhiali cerchiati d'osso che gli danno l'aspetto di un barbagianni; ha poi indossato un abito lustro, sorcigno, che gli sgonfia da tutte le parti, e tiene una canna d'India in mano col manico di corno. » LE FINESTRE di Dino BUZZATI. Messa in scena da Serenella Morelli
TramaLe Finestre : esempio della problematica esistenziale di Buzzati
Atto unico scritto su invito del Festival di Spoleto e allestito in questa città nel giugno 1959. Racconta la vita di un ragazzo "bruciato" osservata alla finestra dai genitori, dai vicini, dalla ragazza amata : un esistenza per rapidi flashes, alla lente d'ingrandimento degli altri. E poco più di "un foglio d'album".
Nelle spazio di una vicenda scarna, lineare che si consuma in un tempo "scenico", si staglia come un'ombra questo dramma.
Buzzati è semplice, preciso e diretto. E d'una ammirevole grazia e malinconia, la malinconia che gli viene dalla consapevolezza che quella vita finirà male. Il testo è di una misura perfetta secondo i critici, di una discrezione rara.
L'arte buzzatiana è caratterizzata da una vena di domestico e pungente surrealismo ; è cosi sottile da far scoprire, nella linearità d'una vicenda spoglia, il mistero di cui è carica, e derivare, dall'apparente impassibilità del racconto, l'eterno pianto sulla sordità dell'uomo agli appelli di quel mistero e sulla fralezza del suo proprio destino. Arte definita anche a volte kafkiana, ma che invece appartiene in modo tanto singolare a Buzzati. La cosa che colpisce subito nel racconto di Buzzati è la sua tecnica : l'abilità del "taglio" e la perfezione della "misura" : lo scrittore ê sapientissimo nello scegliere gli elementi indispensabili e nel definirli giustamente, come nel fermarsi quando anche una sola parola, o sfumatura, sarebbe superflua. L'Uomo nudo e l'Uomo in frack di Dario FO. Messa in scena collettiva coordinata da Serenella Morelli
TramaL'uomo nudo e l'uomo in frack: una farsa
"... un ambasciatore viene trovato da un netturbino, nudo (e vivo) in unbidone della spazzatura: era fuggito dal letto di una donna all'improvviso rientro del legittimo marito. Allo spazzino spetterà il compito di dareil via a un complicato snodarsi di situazioni, nella ricerca di un frack con cui vestire l'uomo nudo..." Questa farsa e tratta da un gruppo di quattro farse intitolate "Ladri, manichini e donne nude".Fu rappresentata per la prima volta a Milano al Piccolo Teatro il 6 giugno 1958 assieme alle altre tre: "Non tutti i ladri vengono per nuocere", "Gli imbianchini non hanno ricordi" -firmate da Dario Fo, l'ultima invece "Non andartene in giro tutta nuda" e firmata Georges Feydeau. |